https://i.postimg.cc/4xwVWRZs/161126145740-fidel-castro-and-mandela.jpg Contrattempo all'Avana: IL RIUTILIZZO DEI PRESERVATIVI A CUBA

venerdì 29 ottobre 2021

IL RIUTILIZZO DEI PRESERVATIVI A CUBA

Con una vita sessuale normale la nevrosi è impossibile.

S. Freud 



Da un po' di tempo a Cuba è in atto un dramma nazionale di proporzioni gigantesche. Nulla a che vedere con i problemi economici acuiti dalla orribile pandemia. Nessun nesso con l’assenza del turismo che tanto apporta alle casse del paese.

 A Cuba, ormai da mesi, non si trovano più i preservativi. In questa terra l’articolo in questione è per molti osservatori molto più di un semplice genere di prima necessità. Per qualcuno le conseguenze della sua scarsezza o assenza potrebbero perfino mandare a gambe all’aria l’intero paese. Puoi privare il cubano d’ogni cosa, forse anche del rum, ma c’è chi è convinto che senza profilattici, a parte gli ovvi risvolti sanitari, l’isola rischia di diventare teatro di reali tumulti.

Fino a poco tempo fa c’era una tale inflazione di preservativi che li si impiegava per le attività più improbabili: per raccogliere i capelli sulla nuca o bloccare fasce di banconote, come tappo su bottiglioni usati per far fermentare distillati artigianali, per pescare in mare e, ben gonfi, per far giocare i bambini o come addobbi e festoni in occasione dei compleanni, etc.



http://contrattempo.blogspot.com/2017/07/le-molteplici-funzioni-del-preservativo.html )

Di recente in Vietnam è stata sgominata una banda di malviventi che riciclava preservativi in grandi quantità per poi rimetterli sul mercato e destinarli al loro uso principale.

 ( https://www.nytimes.com/2020/09/25/world/asia/vietnam-recycled-condoms.html )


 A Cuba la questione è però più profonda e va ben aldilà del lucro. Negare i profilattici alla popolazione equivale a togliere il bastone ad uno zoppo o privare qualcuno della vista.

Chissà poi quale sarà la vera origine del carattere nazionale cubano, in molti se lo domandano da secoli. Si potrebbe dire che da queste parti l’intimità è l’unica felicità possibile. E' stato detto di tutto per dare un senso e una spiegazione al fondamentale bisogno di contatto fisico che regola i rapporti fra gli abitanti dell’isola.

http://contrattempo.blogspot.com/2018/12/sesso-e-amori-cuba-ovvero-della-giostra.html )

Noi occidentali evoluti, perfino in età di piena tempesta ormonale, surroghiamo quasi ogni bisogno con l’uso dei social. Da queste parti, se spariscono i preservativi, sono dolori per tutti. 

E ancora, quale sarà il vero segreto dell’eterna felicità dei cubani? L’ossitocina prodotta dall’unione affettiva o la matrice carnale africana?

Tornando alle questioni più spicce, in questi mesi, al mercato nero, i preservativi costano più di 10 volte il prezzo politico che lo stato imponeva quando c’era abbondanza.

Ormai solo qualche turista, diplomatico o chi lavora per le aziende straniere e viaggia riesce a portarne con se qualcuno. Chi conosce l’isola comprende la portata della questione. Il sesso è anche rifugio per sfuggire alle amarezze e ai problemi della vita.

Le auto d’epoca a Cuba sono epitome della capacità di preservare e mantenere vivi gli oggetti nel tempo.

 ( http://contrattempo.blogspot.com/2017/10/i-cubani-e-le-architetture-della.html )

Tutti conoscono le abilità del cubano al momento di riciclare, ma nessuno avrebbe mai pensato al reimpiego dei preservativi.


E' questa l'ultima frontiera possibile per assicurarsi l'irrinunciabile intimità a Cuba.

Noi passiamo il tempo a spuntare il prezzo migliore su Amazon per beni voluttuari, spesso solo inutili, felici di averli fatti nostri per pochi soldi. Quì non esiste il commercio online, il contatto sessuale equivale a un bene o diritto primario, e il preservativo è strumento chiave per farlo valere. Senza scordare che si tratta anche di diritto alla salute, data la proverbiale promiscuità degli abitanti del luogo.

Il governo, come si può ben comprendere, al momento ha altre priorità. Ma forse ovviare alla mancanza di preservativi è una priorità come le altre, e per molti è perfino la più pressante.

A Cuba da anni non ci si riproduce più come si usava una volta. Mettere al mondo figli ha ormai un costo anche da queste parti, nonostante il sostegno economico statale per assicurare nuova linfa vitale alla Revoluciòn. E il preservativo serve anche a limitare i danni.



L’astinenza sessuale, come dice Freud, è senza dubbio poco salutare ed è quasi più pericolosa del celibato sacerdotale. Dicono che questo sarà il vero problema sanitario nell’isola, altro che Covid-19.

Da noi, i giovani, privati della libertà a causa della pandemia, sono vittime di scompensi mentali. C’è già chi scommette che i cubani senza preservativi impazziranno in massa.

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