giovedì 4 agosto 2016

SESSO SUI TRENI E NEGLI OSPEDALI.

In ospedale e sui treni si respira aria di voluttà. C'è inclinazione a consumare sesso in modo vorace. In ospedale forse succede perché il contatto diretto con la malattia e la morte ci ricorda che vale il sesso a farcele scordare. 
La promiscuità si respira miscelata all'ossigeno negli ospedali. Il contatto coi corpi e la carnalità diffusa fanno da contorno. D'altronde, si scopa tanto in tempo di guerra e sotto le bombe, quando la morte è vicina. 
La lunga sfilza di storie narrate e vissute con le infermiere come protagoniste. Dalla migliore letteratura alla filmografia da soldati in libera uscita. L'infermiera è sogno proibito e realtà provata. 
Quelle divise verdi che adesso si usano, mai troppo attillate, eppure parzialmente rivelatrici, nascondono reali difetti e concedono un'illusione di quasi perfezione. Il disegno della silhouette è appena accennato, e mostra abbastanza da far immaginare il corpo più bello o il meno armonioso.

Sui treni è forse l'energia cinetica, l'assenza del tempo o la sua sospensione e il galleggiare generato dal veloce scorrere sulle rotaie che crea scollatura da quello tradizionale, e ci regala ad un limbo dove tutto può succedere. 

Per non parlare dello scenario esterno che dando un'occhiata al finestrino scorre rapidissimo. Cambia costantemente e ci trasmette ancora di più, come non fosse abbastanza, una sensazione di inafferrabilità della realtà e di generale indeterminatezza.
Chi non ha mai avvertito un accresciuto desiderio sessuale su di un treno, sentendo anche la donna meno attraente emanare potenza sessuale? 
Anche qui la promiscuità prolungata dal tempo che scorre in modo inusuale ha il suo ruolo. L'aspetto corporeo è prevalente, e osservare chi ti sta seduto di fronte per tante ore lascia spazio all'immaginazione più fervida.
Chi non ha tentato, in treno, almeno un approccio in gioventù?
E poi i profumi e gli odori forti e aspri di entrambe i luoghi risvegliano i sensi. Afrori umani che vellicano gli olfatti più intorpiditi e accendono gli spiriti più animaleschi. 
Al culmine, il pensiero naturalmente vola verso immaginari rapporti sessuali, produzione ormonale propria permettendo.

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